L’assemblea diocesana dell’Azione Cattolica, convocata domenica 16 febbraio 2020, nel suo documento finale ha inserito il seguente paragrafo:
«Nel solco del magistero della Chiesa, espresso a partire dal Concilio Vaticano II e confermato dall’azione di papa Francesco, che ha allacciato legami sempre più stretti con il mondo islamico, ci impegniamo per la libertà religiosa garantita dalla Costituzione Italiana e a contribuire al superamento della grave anomalia dell’attuale assenza della moschea in una città accogliente e civile come Pisa».
L’assemblea inoltre ha approvato il seguente ordine del giorno:
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«Nella situazione religiosa e civile di Pisa una grande anomalia e un elemento di grande ingiustizia, che disonora una città aperta e accogliente, è l’impedimento frapposto dall’Amministrazione Comunale alla costruzione della moschea.
Tale ostacolo, impedendo ai fratelli musulmani di realizzare la moschea dove praticare il loro culto, contrasta sia con la costituzione sia con il magistero della Chiesa espresso a partire dal Concilio Vaticano II e confermato dall’azione di papa Francesco, che ha allacciato legami sempre più stretti con il mondo islamico come dimostra l’ultimo incontro ad Abu Dhabi con il grande iman di Al Azhar e il documento firmato il 4/2/2019» .
Legambiente Pisa condivide l’obbligo costituzionale di garantire la libertà religiosa. Nel caso della moschea proposta dalla comunità islamica di Pisa, ricorda che l’edificio di culto sorgerebbe su un terreno acquistato dalla stessa comunità e che sarebbe costruito a suo totale carico, come previsto dalle precedenti scelte urbanistiche. Tale edificio sostituirebbe tutti gli attuali piccoli ambienti di riunione dei fedeli musulmani.
Nella variante urbanistica in corso di approvazione la moschea è sostituita da un parcheggio per rispondere alle presunte necessità di posti auto in occasione di eventi sportivi del nuovo stadio, anche se gli studi preliminari prodotti dalla stessa Pisamo non riconoscono tale necessità.