UNA CITTÀ BELLA E ACCOGLIENTE PER RESIDENTI E OSPITI
Si pone, in questi giorni, sulla scia delle ordinanze emesse dall’Amministrazione comunale, il tema di come vivere la città. Ci dobbiamo chiedere: quale tipo di città vogliamo?
Quella in cui i luoghi e gli spazi non sono rispettati, e dove alla sosta segue l’abbandono di rifiuti e sporcizia? Una città in cui le biciclette ostruiscono i cammini e le fontanelle sono attrazione per usi impropri?
Certamente no: vogliamo, piuttosto, una città bella e accogliente per residenti e ospiti. Bella e ospitale come molte che conosciamo in Italia e in Europa, dove sia piacevole muoversi e fermarsi. Una città in cui le biciclette si muovono su piste protette e sono lasciate in rastrelliere diffuse nelle vie; una città che consente ai pedoni di muoversi in strade piacevoli e sicure, e magari di sedersi per riposare, leggere e parlare, una città che offre fontanelle aperte e funzionanti per un sorso d’acqua o per lavarsi le mani. Pisa, con la sua storia, la sua cultura, la sua natura è la città che più di altre può avere queste e altre qualità.
Ci piace una città dove decoro e sicurezza sono affidati alla educazione delle persone, cittadini residenti o occasionali, dove la qualità stessa dell’ambiente suggerisce, quasi impone, un comportamento corretto.
In tutti luoghi e le città può succedere che qualcuno abbia comportamenti che infrangono le norme del vivere civile, se non della legge. In questi casi sono utili e doverose le sanzioni previste da norme che già esistono, come il Collegato Ambientale (http://www.camera.it/leg17/522?tema=collegato_ambientale) in vigore dal gennaio 2016, che contiene le sanzioni per chi “sporca” e abbandonando piccoli rifiuti.
Ordinanze che umiliano la vita della città, oltre ad essere di difficile applicazione, non portano ad alcun risultato.