Una lettera di Rossella Muroni, presidente nazionale
Care tutte e cari tutti,
il terremoto che ha colpito il centro Italia ci ha sconvolti e rattristati. Abbiamo nelle prime ore dell’evento tenuto un profilo pubblico di sobrietà e rispetto. Questo non ci ha poi impedito naturalmente di pronunciarci sulle criticità e le prospettive
legate al singolo evento ma soprattutto sulla fragilità endemica del nostro Paese unita ad una politica scellerata di cementificazione e devastazione del territorio. Sono cose che denunciamo da anni grazie al lavoro instancabile di monitoraggio e presidio svolto dai nostri circoli. Il fatto che ad Amatrice siano crollati l’ospedale, la scuola e il municipio (questi ultimi due individuati nel piano di emergenza del Comune come luoghi di ritrovo in caso di necessità in un comune che aveva potuto accedere ai fondi del terremoto del 2009 e che quindi teoricamente avrebbe dovuto reggere al nuovo sisma) racconta più di mille parole quanto in questi anni non si è fatto per mettere in sicurezza le popolazioni, il patrimonio edilizio pubblico e privato, il territorio. Vi segnalo in particolare due articoli sul nostro sito scritti da me per Il Manifesto e dal vicepresidente Edoardo Zanchini per L’Unità sui temi della prevenzione e della ricostruzione http://www.legambiente.it/contenuti/articoli/terremoto-legambiente-si-unisce-al-dolore-delle-popolazioni-colpite
Vogliamo inoltre aggiornarvi su quanto stiamo facendo praticamente per essere d’aiuto innanzitutto sul fronte del volontariato. Nelle prime fasi dell’emergenza ci si è ovviamente concentrati sul soccorso nelle località più duramente colpite e sull’assistenza alle persone rimaste senza casa. Anche in questa calamità il volontariato ha saputo ricoprire un ruolo importantissimo, grazie alla generosità e alle capacità che ha saputo mettere in campo fin da subito con impegno e competenza. Oggi, a sei giorni dal sisma, in alcuni centri ancora si scava fra le macerie per la ricerca dei dispersi e in queste prime fasi fra le associazioni impegnate nelle attività di protezione civile sono state coinvolti, insieme alle colonne mobili delle Regioni, i gruppi che potevano rispondere ad esigenze specifiche anche secondo il criterio della vicinanza e della tempestività: unità cinofile, esperti in tele-radio comunicazioni, associazioni dotate di attrezzature per l’allestimento dei campi.
Come sapete anche Legambiente è associazione di protezione civile e dal momento in cui si è verificato il terremoto stiamo seguendo la situazione in contatto con il Dipartimento della protezione civile e le Regioni interessate. Nei prossimi giorni e settimane certamente ci sarà bisogno del contributo di qualità, capacità e impegno che la nostra associazione è in grado di fornire. A partire dal contributo che possono dare le nostre squadre specializzate nel recupero e nella salvaguardia del patrimonio culturale, attività fondamentale per restituire alle comunità colpite la speranza di un recupero dei beni della tradizione storica e artistica del territorio. Abbiamo ovviamente fornito la disponibilità dei nostri gruppi ad intervenire nell’ambito del sistema di protezione civile e già le nostre squdre di Legambiente Marche sono all’opera presso il COM (centro operativo misto) di Arquata del Tronto in provincia di Ascoli Piceno. Ovviamente per intervenire ad Amatrice ed Accumuli i tempi saranno più lunghi ma noi siamo pronti e a disposizione.
Ci è richiesto, nel frattempo, anche d’essere presenti con piccoli nuclei dei nostri volontari nelle strutture di coordinamento dell’emergenza, per svolgere insieme ad altre associazioni compiti organizzativi e di segreteria per il funzionamento delle strutture stesse.
Ma ci sarà bisogno anche del contributo di idee e passione e delle tante e diverse attività a cui Legambiente è in grado di dar vita nei prossimi mesi, per sostenere le comunità locali affinché non si disperda il patrimonio di questi luoghi, anche e soprattutto quando l’attenzione su questo evento si attenuera’ e bisognerà sostenere la speranza di un ritorno alla vita per questi piccoli centri.
Per questo ci siamo messi all’opera organizzando una raccolta fondi particolare, su cui speriamo di attivare tante altre energie oltre alle nostre. Di seguito una prima bozza della campagna che dovremmo già essere pronti a lanciare in settimana:
“La rinascita ha il cuore giovane”
Campagna di raccolta fondi per le zone colpite dal sisma del 24 agosto 2016
È difficilissimo, davanti alle scene di morte e devastazione causate dal terremoto del 24 agosto scorso, immaginare un futuro possibile per i territori e le comunità di Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto, Illica e delle numerose altre frazioni colpite dal sisma. Accanto alle priorità immediate, a cominciare dal soccorso alle persone che hanno perso tutto, familiari e beni, è indispensabile sostenere da subito quelle realtà d’impresa locali che faticosamente avevano avviato una nuova possibile stagione di rinascita in quelle aree interne del nostro Paese, già segnate da fenomeni di abbandono e di spopolamento. Pensiamo ad imprese che avevano e hanno spesso come protagonisti giovani che volevano e vogliono, con orgoglio e passione, restare dove sono nati e dove hanno scelto di vivere scommettendo sulle produzioni agricole e agroalimentari tipiche, biologiche e di qualità, sul turismo sostenibile, sul commercio e l’artigianato, sulle bellezze paesaggistiche e lo straordinario patrimonio naturalistico di parchi e aree protette. A loro e a un’idea di ricostruzione e di rinascita con il “cuore giovane” è dedicata la campagna di raccolta fondi promossa da Legambiente, Libera, Federparchi, Altromercato……. e sulla quale stiamo coinvolgendo in queste ore il mondo delle cooperative, dell’agricoltura, delle imprese.
Con le risorse che verranno raccolte sarà istituito un fondo per aiutare giovani imprenditori e cooperative delle zone colpite dal sisma che hanno subito danni a strutture e produzioni. Intendiamo sostenere e promuovere le loro attività economiche, finanziare progetti presentati da chi, davanti al dramma del terremoto, vuole reagire investendo su nuove iniziative d’impresa proprio in quei luoghi. Con loro vogliamo ricostruire il tessuto produttivo di un territorio lavorando su una nuova economia civile, ecologica e solidale.
La ricostruzione dei luoghi, che andrà fatta con cura e attenzione alla storia e alle radici di chi li abita, può e deve essere accompagnata dalla rinascita di comunità solidali e sostenute nella loro volontà di ricominciare, da protagoniste, nel segno della memoria delle vittime. È quello che vogliamo fare insieme, anche grazie al tuo contributo.
Speriamo che le informazioni che vi abbiamo mandato vi siano utili e siamo qui per ricevere input, suggerimenti e disponibilità che potete inviare a protezionecivile@legambiente.it.
A presto e buon lavoro
Rossella Muroni
Presidente Nazionale
Legambiente Onlus
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