TROPPO CEMENTO IN PROVINCIA DI PISA
NE SOFFRONO CITTADINI E AMBIENTE
UNA IPOTECA NEGATIVA PER IL FUTURO
L’ISPRA lo dice chiaramente: i comuni della provincia di Pisa sopportano un carico di suolo edificato eccessivo, superiore alla media nazionale. L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale presenta dati che non consentono scuse: mentre la media nazionale di territorio comunale occupato dal “cemento”è del 7,6% , i comuni di Pisa presentano dati molto peggiori con un massimo del 30,1% di Santa Croce e molti sopra il 10%, compresa Pisa che pur ha gran parte del territorio salvaguardato dal parco di Migliarino-San Rossore- Massaciuccoli.
Come sempre, i numeri devono essere interpretati: sono infatti penalizzati i comuni di piccola superficie e alta densità abitativa. Si devono quindi evitare facili condanne e valutare i dati caso per caso. È così comprensibile una situazione più difficile per i comuni dell’asse Pisa-Firenze, mentre, al contrario, Volterra con grande superficie e bassa densità abitativa, risulta virtuosa con il 3,4% di suolo edificato.
Resta il problema: si è costruito troppo, come risulta anche dal dato significativo del gran numero di seconde case o case sfitte che fanno pensare a logiche speculative e non a bisogni reali. La legge regionale 65 del 2014 ha posto un freno al fenomeno, ma il vizio della edificazione inutile, se non per chi ne trae profitto, è duro a morire.
Un territorio eccessivamente costruito penalizza i residenti, costretti a vivere in ambienti di peggiore qualità ambientale, ma anche a correre maggiori rischi idrogeologici o a subire altre penalizzazioni come una mobilità più difficoltosa.
I dati impongono agli amministratori una riflessione e invitano a decisioni coraggiose anche tenendo conto degli impegni che le istituzioni (ma anche le singole persone) hanno nel contrasto agli effetti del cambiamento climatico e alla necessità di prepararsi a situazioni più critiche. Ricordiamo, ad esempio, che è in corso la stesura di un piano strutturale intercomunale tra Pisa e Cascina: è questa una importante occasione per prendere strade nuove.