Il Piano Regionale presenta buone intenzioni, che rischiano di restare ancora una volta sulla carta. E punta ancora sugli inceneritori. Legambiente Pisa con le “osservazioni” presenta altre proposte.
Il Piano Regionale consiste in una Parte I – Obiettivi e linee intervento emendato (all A) e numerosi allegati per un totale di circa 2500 pagine. Chi vuole approfondirne lo studio può chiedere la documentazione a Legambiente Pisa.
La legge prevede che si possano presentare osservazioni, cui l’Ente deve rispondere. Le osservazioni di Legambiente Pisa si riferiscono ai rifiuti solidi urbani.
Rimandiamo alla loro lettura per un esame completo delle critiche e delle proposte presentate. Di seguito elenchiamo alcuni tra i punti più importanti.
- Affinché il Piano porti risultati concreti chiediamo che indichi strumenti di verifica e vincoli per l’attuazione delle buone pratiche indicate (punto 1)
- La prevenzione (riduzione delle quantità di rifiuti) è indicata come priorità anche dalle norme europee; proponiamo di agire con decisione in quesa direzione, dimostrando come si possa ridurre più di quanto il Piano preveda (punto 2)
- Il Piano prevede una raccolta differenziata a 70%, con il recupero di materiale al 60%; per questo obiettivo propone l’estensione della raccolta domiciliare (porta a porta) all’80% della popolazione; proponiamo l’estensione al 100% della popolazione (ove possibile) perché l’esperienza insegna che la raccolta differenziata a macchia di leopardo non funziona. (punto 4)
- Con la riduzione e il recupero di materia possibili non è necessario costruire tutti gli inceneritori previsti; si possono ridurre di almeno 2 della taglia di quello di Ospedaletto (Pisa); inoltre si ricorda cge altre tecnologie ormai mature possono rendere inutili gli incenritori, di cui si elencano le problematicità e la pericolosità. (punto 3)
- Nelle osservazioni si pone attenzione ai problemi della salute, ritenuti non sufficientemente considerati nel Piano. In particolare si propone di considerarli con particolare attenzione e con tutti i mezzi a disposizione, di valutare gli effetti nelle aree circostanti gli impianti di incenerimento, di aumentare la distanza da zone abitatecome da zone coltivate.