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I dati di una ricerca compiuta dal Policlinico Gemelli. Smog, in aumento le malattie della pelle. I dermatologi: la percentuale dei bambini colpiti sale al 15 per cento. Il professor Fabrizi: "I pazienti con eczema vivono in aree molto inquinate".
Arrossamento della pelle, vescicole che si rompono e buttano siero, croste, infezioni, prurito forte e continuo. Aumentano a Roma i bimbi che soffrono di dermatite atopica, ennesimo regalo dell’inquinamento atmosferico. Negli ultimi cinque anni, la percentuale di piccoli pazienti colpita da questa patologia è salita al 15 %, mentre nel quinquennio precedente si era attestata al 10%. (…) Spiega Giuseppe Fabrizi, il direttore dell’unità di dermatologia pediatrica del Policlinico Gemelli che ha effettuato lo studio, presentato ieri in apertura del decimo congresso mondiale di dermatologia pediatrica: «Si tratta di un’indagine epidemiologica realizzata esaminando le patologie dei 3000 bambini che ogni anno passano nel nostro ambulatorio e nel nostro day hospital. Quelli colpiti da eczema provengono da aree con forti concentrazioni di sostanze inquinanti emesse dal traffico o dagli insediamenti industriali. D’altra parte, esiste ormai un’ampia letteratura che prova il nesso tra dermatite atopica e smog». Non basta. I bambini affetti da questa malattia sono anche predisposti all’asma, come dimostrano gli stessi test effettuati al Gemelli su pazienti al di sopra dei sei anni. Sempre a proposito di asma, la capitale detiene il triste record dei bimbi asmatici, pari all’11% della popolazione infantile. Una percentuale raddoppiata negli ultimi vent’anni, come dimostra una ricerca dell’Osservatorio epidemiologico regionale. Anche in questo caso, l’inquinamento da traffico, insieme al fumo da tabacco, è il principale fattore scatenante. Aria malsana, dunque. Aria ostile. Per tutti, ma soprattutto per i bambini dai quattro mesi, età in cui si manifesta la dermatite atopica, ai 14 anni. «Questa patologia - dice il professor Fabrizi - comporta una serie di effetti a catena. Il prurito, che si manifesta soprattutto la notte, tiene svegli i piccoli, che soffrono dunque anche per la perdita di sonno. Nel caso di forme gravi, i genitori stessi temono il contatto con i figli e per loro aumentano lo stress e la difficoltà di accettare la malattia». Il sole, se preso con cautela, attenua i sintomi dell’eczema. Ma attenzione, oggi è scattato anche l’allarme ozono, l’inquinante prodotto dalla combinazione tra i gas di scarico delle auto e le alte temperature. E allora alla larga dai parchi nelle ore più assolate: l’ozono provoca bruciori agli occhi, infiammazioni ai bronchi e difficoltà di respirazione nei soggetti più deboli.