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Sommario:

  1. Editoriale
  2. Il viatico
  3. Conflitti
  4. Bambini
  5. Stili di vita
  6. Cibi
  7. Terra, Acqua, energia
  8. Speciale Meeting di San Rossore sui cambiamenti climatici, luglio 2004
  9. Media
  10. Campagne e movimenti
  11. Diritti
  12. Culture
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Il calcio che ci piace:
Javier Zanetti e la Fundaciòn Pupi

a cura di

Marcello Cella

Immagine: Zanetti che dripla "Quando mi guardo indietro, e penso alla mia infanzia, mi vengono in mente tante immagini, sia belle che brutte. Ho avuto un'infanzia difficile, e anche se oggi non vivo nel mio paese, sono al corrente della situazione che sta attraversando e dell'effetto che questo ha sui bambini più poveri. Ho sempre pensato che ognuno di noi deve darsi da fare e considerare che ha una certa responsabilità sociale all'interno della sua comunità. Per questo si deve cercare di mettere tutto l'impegno e gli sforzi per raggiungere un obiettivo comune, proprio come si fa in una squadra di calcio. Da questa convinzione è nata l'idea di costituire una Fondazione che, raccogliendo degli aiuti, potesse mirare principalmente a soddisfare dei bisogni fondamentali come l'alimentazione, l'educazione, l'igiene e la cura dei bambini e di conseguenza aiutare le loro famiglie e la comunità in cui essi vivono".

Parola di Javier Zanetti, capitano dell’Inter e della nazionale argentina. E’ così raro al giorno d’oggi che il calcio possa dare lezioni di eticità a qualcuno che quando avviene è sempre un evento positivo, soprattutto quando non persegue la solidarietà pelosa delle partite del cuore, ma si impegna per progetti a lungo termine e lontano dai riflettori della comunicazione-spettacolo. E’ quello che accade a Javier Zanetti che, senza troppo clamore da vari anni si impegna, parallelamente alla sua attività agonistica e con la fondamentale presenza della moglie Paula, a sostenere progetti di solidarietà rivolti soprattutto ai bambini poveri del suo paese, l’Argentina. Ma c’era senz’altro il suo zampino anche nella recente decisione del club di Milano di attivare progetti di sostegno ad alcune comunità zapatiste del Chiapas. Il tutto senza clamore e senza la fastidiosa sensazione, come spesso accade alle persone che hanno molta popolarità quando fanno la ‘solidarietà’, che la cosa si risolvesse in una sorta di pubblicità occulta del proprio personaggio pubblico.

Se è vero che lo stile è l’uomo quello di Zanetti è improntato alla più assoluta coerenza in campo e fuori. Mai un gesto fuori posto, una protesta plateale, ma sempre un comportamento esemplare, un grande impegno, una grande sobrietà dentro e fuori dal rettangolo di gioco. Così diverso dal vuoto narcisismo individualistico di tanti suoi colleghi, Zanetti ha quindi deciso di dare delle basi solide, concrete e dinamiche al suo impegno sociale con la costituzione della Fondazione Pupi.

“La Fundación por un piberío integrado (PUPI) è un ente senza scopo di lucro attraverso la quale vogliamo promuovere, prima di tutto, quelle azioni volte a garantire l’alimentazione, la salute e l’educazione di bambini che si trovano in condizioni di rischio sociale, rafforzando e accompagnando la funzione delle loro famiglie e della loro comunità, integrando l’azione della scuola, e in definitiva, prevenendo l’abbandono scolastico e i problemi sociali.

Vogliamo capovolgere il concetto secondo cui i bambini che vivono in un contesto socioculturale ad alto rischio non possano dare un diverso significato alla loro realtà e sradicare il concetto di associarlo all’emarginazione e alla pericolosità. Fondamentalmente siamo alla ricerca di un’alleanza fra la famiglia e la nostra Fondazione, che sia capace di risolvere di comune accordo i problemi inerenti alla sua situazione sociale, lavorativa, di competenze, di alloggio e principalmente di educazione e di crescita dei suoi figli.

Nel cercare ciò, creiamo programmi e progetti strutturati per rispondere alle necessità reali dei membri della famiglia e della comunità, avendo come obiettivo strategico del nostro modo di agire quello di eliminare le cause che stanno all’origine della povertà.

Non ci prefissiamo di risolvere i problemi di uno o due bambini all’interno di una famiglia, bensì cerchiamo, con l’appoggio dei nostri benefattori, di condividere i problemi di quei bambini e del loro ambiente; li vogliamo aiutare a diventare i protagonisti della loro stessa crescita.

Cerchiamo, inoltre, che attraverso il bambino inserito nei nostri progetti, gli aiuti arrivino anche a tutti i membri della sua famiglia e della sua comunità. Creiamo un impatto vero e proprio su tutto il suo ambiente grazie a programmi concordati in stretta collaborazione fra questi parenti e i responsabili dei progetti della Fondazione.

I nostri progetti sono concepiti a mezzo e lungo termine poiché mirano allo sviluppo sostenibile della comunità.

Promuoviamo la realizzazione di attività associate al settore della produzione, dell’istruzione e al settore della formazione per rafforzare le competenze di gestione della comunità.

Allo stesso modo cerchiamo, in forma associativa, di rispondere alle carenze di alloggi delle famiglie mediante progetti di edificazione comunitari autogestiti.

Cerchiamo, in definitiva, di aiutare tante persone a prendere in mano il loro futuro e a lottare per far rispettare i loro diritti fondamentali”.

Fedele al suo ruolo di mediano e cursore di fascia, che richiede grande capacità di sacrificio e costanza di rendimento Javier ha compiuto un gesto importante per rendere il mondo un po’ migliore e questo calcio moderno, avvelenato dal denaro, un po’ meno antipatico e arrogante. In bocca al lupo, capitano!

Per informazioni: Fundación PUPI (Por Un Piberío Integrado) Onlus c/c N° 41674813 Via Corno di Cavento 7 CAP 20148 Milano - (Mi) Italia TEL: 0248713864 e-mail: info@fundacionpupi.org Fondatori: Paula e Javier Zanetti

Archivio (online o pdf):

  1. pdf L’Albero Pazzo 2
    Maggio 2002
  2. pdf L’Albero Pazzo 3 - 4
    Luglio 2002
  3. pdf L’Albero Pazzo 5
    Novembre 2002
  4. pdf L’Albero Pazzo 6
    Febbraio 2003
  5. pdf L’Albero Pazzo 7
    Aprile 2003
  6. pdf L’Albero Pazzo 8 - 9
    Luglio - Agosto 2003
  7. pdf L’Albero Pazzo 10 - 11
    Dicembre 2003
  8. pdf L’Albero Pazzo 12
    Settembre 2004