Sta per nascere in Australia una nuova fonte alternativa di energia: le banane. La promessa viene dai coltivatori, molti
dei quali sono di origine italiana, nel Queensland settentrionale, all'estremo nord est tropicale del paese. Ogni anno i
coltivatori sono costretti a usare come concime o come per bovini una banana su tre scartate perché macchiate o
ammaccate, rifiutate dai compratori, che vogliono prodotti dall'aspetto perfetto. Il consiglio australiano dei
coltivatori ha commissionato uno studio finanziato dal governo federale sulla tecnologia necessaria per produrre
elettricità dalla fermentazione e dalla combustione dei frutti e sui relativi costi e ricavi economici. Secondo
stime preliminari si potrà generare elettricità sufficiente per 500 case. Un sondaggio tra le maggiori case
produttrici indica che la quantità totale dei frutti scartati arriva a 20 tonnellate annue. L'energia non sarà
prodotta dalla semplice combustione del frutto, che è meno efficiente, ma dalla digestione anaerobica delle banane
tritate e date in pasto a batteri in giganteschi tini. Il gas metano liberato dai batteri verrà poi fatto defluire
verso una turbina e trasformato in elettricità.
da Italia Oggi del 24 giugno 2004