Questa lettera è stata consegnata e diffusa ai numerosi relatori e partecipanti al recente Meeting di San
Rossore organizzato dalla Regione Toscana il 15 ed il 16 luglio scorso, quest’anno incentrato sui mutamenti
climatici.
Cari visitatori,
benvenuti al quarto meeting annuale di San Rossore. Vi chiedo scusa se mi ripeto, come fanno i vecchi, e vi ricordo
brevemente il valore culturale di questa antica tenuta, che costituisce la parte centrale della più grande foresta
planizaria che ancora sopravvive lungo le coste del Mediterraneo. Le dune sabbiose e le zone paludose ospitano endemismi
che sono testimonianze attuali di un remoto passato e la piantagione del pino domestico, dal ‘700 in poi, ha dato
vita a un paesaggio unico, protetto dall’Unione Europea.
Nel 2002, vi avevo avvertito che San Rossore era seriamente minacciata da un turismo di massa senza controlli,
dall’allenamento dei cavalli da corsa e, peggio ancora, dal progetto di un villaggio e porto turistico alla foce
dell’Arno. Purtroppo le minacce crescono in forza e numero.
- L’ultimo progetto menzionato – 150.000 metri cubi di edilizia residenziale e 500 barche – è
stato di recente salutato dal Comune di Pisa come un potente incentivo allo sviluppo economico. Sarà discusso nei
prossimi mesi ma, per ora, non c’è alcuno segno che la Regione Toscana intenda seriamente contrastare
questo folle progetto.
- Il mese scorso è stato sottoposto al Parco Regionale un progetto di ampliamento dell’ippodromo. Esso
prevede nuove tribune, un aumento massiccio delle aree di parcheggio e una nuova pista, la cui realizzazione richiede
il taglio di circa 300 alberi di alto fusto. Lo stesso viale del Gombo, che conduce al luogo del vostro meeting,
sarà interrotto quando ci sono le gare ippiche. Finché la Tenuta era affidata alla Presidenza della
Repubblica, un simile progetto sarebbe stato impensabile, ma la Regione Toscana, che è subentrata nella gestione
della Tenuta, sembra molto affezionata a questa ‘miglioramento’.
- La Regione Toscana ha quasi concluso l’iter per l’approvazione di un disegno di legge in base al quale
circa metà delle aree dei Parchi Regionali sottoposte a tutela saranno sottratte all’autorità dei
Parchi. Contro questo disegno hanno protestato la Federazione Nazionale dei Parchi e il Presidente del Parco
Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, ma le proteste non hanno avuto effetto. Stravolgendo la sua precedente
politica di pianificazione territoriale illuminata la Regione Toscana sostiene ora che la conservazione deve limitarsi
a poche aree ristrette. Di conseguenza, le terre agricole che vedete mentre vi avvicinate alla Tenuta saranno meno
protette dagli assalti dei costruttori.
Mi chiedo per quanto tempo ancora potrò continuare a dirvi che non potevate scegliere luogo migliore per il vostro
meeting. La distruzione richiede tempo, ma quando si comincia a vedere può essere già troppo tardi.
Con i miei più sentiti ringraziamenti e i migliori auguri di buon lavoro, sperando di potervi dare nuovamente il
benvenuto per molti anni ancora
il vostro genius loci
San Rossore, 15 luglio 2004