Superati 19 volte in un mese (e per tutta la settimana prima del Natale) i limiti di legge per le polveri sottili (PM10). L’organizzazione Mondiale della Sanità avverte: in Italia 64.000 morti precoci ogni anno, come dire a Pisa quasi uno ogni quattro giorni
PISA: TIRA UNA BRUTTA ARIA IN CITTÀ
Leggiamo della Val Padana, dove l’aria inquinata ristagna in pianura, prigioniera tra i monti. Ma Pisa , nel suo piccolo, segue Milano: le polveri sottili (P10), per quanto invisibili, hanno sporcato la nostra aria. I rilevamenti dell’ARPAT nella settimana dal 17 al 22 dicembre hanno visto costantemente superati limiti di legge nell’unica centralina della città, in piazza del Rosso – via del Borghetto e due volte anche nella centralina de I Passi che misura il “fondo” lontano dal traffico del centro.
Ma da oltre un mese la situazione è critica: quando le condizioni meteo non sono favorevoli, la qualità dell’aria peggiora, con alte concentrazioni di inquinanti. Le polveri sottili sono il principale indicatore della qualità dell’aria e riconosciuto veicolo di cattiva salute e la norma consente un massimo di 35 superamenti all’anno del limite di 50 microgrammi ogni metro cubo di aria. Allora preoccupa che solo dal 21 novembre al 22 dicembre il limite sia stato superato ben 19 volte in piazza del Rosso 6 volte nel “fondo” a I Passi. Purtroppo le norme regionali assumono come riferimento i dati del “fondo”, quindi quelil de I Passi, poco significativi per la reale qualità dell’aria in città. Né si può dimenticare che negli ultimi anni sono state chiuse altre stazioni di rilevamento, compresa quella di Riglione-Oratoio che dava sistematicamente i peggiori risultati.
Le soglie previste dalla legge costituiscono un necessario strumento di valutazione e regolazione, ma non esiste una soglia sotto la quale non c’è pericolo: il rischio è tanto maggiore quanto maggiore è la concentrazione di inquinanti. Affrontiamo un nemico invisibile quanto temibile: 65.000 morti premature ogni anno in Italia a causa dell’inquinamento atmosferico, secondo uno studio della Organizzazione Mondiale della Sanità[1]. Non si tratta di numeri, ma di vite umane. Rapportato alla popolazione pisana significa circa 97 decessi prematuri ogni anno, quasi uno ogno 4 giorni. Un numero che non può lasciare indifferenti.
Possiamo sperare che piova, ma soprattutto dobbiamo eliminare le cause e sappiamo che il traffico veicolare è il primo responsabile. Si possono adottare misure provvisorie per evitare l’emergenza, ma soprattutto è necessario ripensare alla mobilità delle persone in città e verso la città, favorendo la “mobilità gentile” a piedi, in bici, con il mezzo pubblico, rendendola più efficace e desiderabile. Un percorso non facile ma urgente e necessario, da iniziare subito. Legambiente Pisa collaborerà volentieri.