TESTO SITO VECCHIO

Ogni anno verso ottobre/novembre Legambiente, con la collaborazione editoriale del Sole 24 Ore, pubblica un Rapporto sull’Ecosistema Urbano. I dati  sono forniti dai Comuni o altri enti, istituzioni e aziende competenti per settore (a Pisa il crcolo  locale si occupa di chiederli e raccogierli  con il prezioso aiuto degli Uffici Comunali). Sono succesivemene elaborti per la pubblicazione dall’istituto di Ricerca Ambiente Italia. L’analisi di 25 indicatori tratdtati  valuta il grado di sostenibilità ambientale delle città italiane capoluogo di provincia. Si parla, ad esempio,  di acqua, aria, energia, rifiuti, mobilità, aree verdi, politiche ambientali ….. : quanto il territorio può sopportare il carico e i consumi della città e dei suoi abitanti?
Ogni anno Legambiente Pisa presenta gli ultimi risultati del Rapporto e i propri commenti ai risultati della città.

La pagina provvisoriameante, in attesa di aggiornamento, presenta il X Rapporto

In generale:
Cosa è il Rapporto sull’Ecosistema Urbano

Presentazione XX Rapporto
Commento Legambiente Nazionale
Nota del Presidente Nazionale
Classifica finale
Focus_20 anni di Ecosistema Urbano

Pisa:
Nota sulla città di Pisa
Approfondimento città di Pisa
Fermiano_il_consumo_di_suolo

La pubblicazione deiRapporti prosegue nel 2014
(http://www.legambiente.it/sites/default/file/docs/ecosistema_urbano_2014.pdf )

È possibile qualche prima considerazione, a partire dalle dichiarazioni di Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente (vedi Introduzione del presidente nazionale), che denuncia la mancanza della “… capacità della classe dirigente di guardare con lungimiranza per capire il futuro e cambiare il presente.”, mentre non mancano le “ opere bloccate, sospese, interrotte, chiuse nei cassetti … “. Ma, avverte Cogliati Dezza, “ … la cura non sono le deroghe e i commissariamenti previsti dal DL Sbloccaitalia.”.
Intanto le città italiane, anche le più virtuose, non risultano “sostenibili”, cioè consumano una eccessiva quantità di risorse, dato che influenza negativamente anche la qualità della vita.

Chi vuole meglio conoscere modalità di elaborazione, significato dei dati e situazione pisana può leggere Rapporto sull’Ecosistema Urbano.
Brevemente possiamo dire che il Rapporto segna un complessivo arretramento delle sue posizioni rispetto ad altre città, a causa di due diversi fattori. Il primo è il cambiamento del sistema di indicatori, ora più rivolti “alla qualità delle politiche ambientali della città, andando a osservare in modo più approfondito quello che l’Amministrazione fa (o non fa) per migliorare la qualità del territorio”.  Questo cambiamento penalizza in genere le città toscane, che non occupano più le precedenti migliori posizioni. Pisa, in particolare, è penalizzata dalla mancata considerazione della percentuale di aree verdi totali rispetto alla superficie comunale, mentre gli scorsi anni ha primeggiato grazie al Parco Regionale.
Un secondo fattore si trova nella stabilità dei dati pisani, mentre altre città li migliorano.
Ribadendo la necessità di attendere un esame più approfondito, notiamo alcuni elementi particolarmente positivi e negativi. Tra i primi troviamo un uso contenuto del mezzo a motore privato e la lunghezza totale delle piste ciclabili, due dati che possono stupire i cittadini pisani, ma si tenga conto che riguardano il confronto con altre città. Ci riserviamo un prossimo commento sui valori assoluti, così come sulla qualità dell’aria, che risulta accettabile e comunque nei limiti di legge.
Tra gli elementi negativi distinguiamo tra quelli dovuti al peso sulla città dei molti cittadini non residenti (pendolari, studenti, turisti) e quelli che corrispondo a effettive deficienze. Tra i primi troviamo i consumi idrici ed elettrici domestici, la produzione di rifiuti e, forse, gli incidenti stradali. Tra i secondi troviamo le perdite di acqua in acquedotto (il 40% dell’acqua immessa) e la raccolta differenziata dei rifiuti urbani (36,1% a fronte del 65% prescritto dalla legge).