La Regione Toscana, tramite il presidente Rossi, ha comunicato l’intenzione di cancellare la realizzazione del inceneritore di Case Passerini attraverso una variante al Piano Regionale Rifiuti e Bonifiche (Prb) che potrebbe essere approvata in Consiglio il 23 o 24 luglio, e di sostenere la realizzazione di una bioraffineria all’interno dell’impianto Eni di Livorno, in grado di trattare (almeno) 200mila tonnellate l’anno di Css [Combustibile Solido Secondario, n.d.r.] e plastiche per ricavarne biometanolo. Sia Legambiente Toscana sia Cgil Toscana hanno accolto con favore la notizia. Sicuramene positiva la rinuncia all’inceneritore di Case Passerini e a tutta la strategia inceneritoristica. Quanto alla “bioraffineria” sarà necessaria una attenta verifica tecnica per conosecere quai emissioni ci possiamo attendere da questo impianto collocato all’internoo di un impianto ENI già responsabile di fastidiose maleodoranze. Da non dimenticare che la ricerca del CNR di Pisa coordinata dal dottor Fabrizio Bianchi individua nell’area de comune di Pisa proprio quelle prossime all’impianto (Calambrone) come quelle con la peggiore qualità dell’aria.
Gli impianti di trattemento rifiuti sono necessari, ma si debbono adottare tecologie non dannose per ambiente e saalute.
Riportiamo di seguito in commenti di Legambiente e CGIL toscane.
«Finalmente la Regione Toscana, con questa opportuna revisione del Piano Regionale Rifiuti, entra nell’ottica dell’economia circolare. Plaudiamo decisamente alla scelta della Giunta, che conferma quanto Legambiente ha sempre sostenuto. Vale a dire che l’opzione rifiuti zero comporta necessariamente e rigorosamente il varo di una stagione d’impianti mille. Il riciclo della materia, in altri termini, può sostenersi utilmente se e solo se innovazione tecnologica e sostenibilità sociale permetteranno alle varie filiere produttive di rinnovarsi in continuum con un nuovo modello circolare. Come per tutte le rivoluzioni copernicane, all’inizio ci saranno ritrosie e resistenze, ma la direzione di marcia è obbligatoriamente tracciata e fa ben sperare per il futuro della Toscana. E non solo della Toscana», dichiara Fausto Ferruzza (presidente di Legambiente Toscana).
«E’ buona e condivisibile la scelta della Regione Toscana di chiudere definitivamente con l’ipotesi di inceneritore di Case Passerini. Riduzione e riuso dei rifiuti, raccolta differenziata, impianti di trattamento intermedio e riciclo delle materie prime-seconde, in un’ottica di economia circolare: è questa la strada giusta da intraprendere, con il presupposto di prevedere risorse per salvaguardare le condizioni di lavoro e di salute degli addetti all’attività di raccolta ‘porta a porta’. Come Cgil Toscana lo abbiamo sostenuto da tempo; ora si coinvolgano le amministrazioni di Livorno e Collesalvetti sulla nuova bioraffineria, assieme alle organizzazioni sindacali e ambientaliste dei territori», sono le parole di Maurizio Brotini (segreteria Cgil Toscana).