Una tartaruga piena di plastica soffocata dai rifiuti nel Tirreno
Nello stomaco filtri di un depuratore, confezioni di caramelle, etichette e sacchetti
da “Il Tirreno” – 14.2.2019
Hanno trovato la carcassa sulla bellissima spiaggia di Marina di Camerota, nel Cilento, con lo stomaco pieno di pezzi di plastica: sette piccoli filtri per la depurazione dell’acqua, etichette di bevande gassate, pezzi di un bicchiere monouso per il caffè, frammenti di buste della spesa. C’era anche una confezione di M&M’s: l’etichetta in arabo e il codice a barre dicono che arriva dall’Algeria. È una tartaruga Caretta caretta, un maschio adulto (dunque circa un metro, oltre un centinaio di chili), in perfetta efficienza riproduttiva, uno di quelli che quando muoiono, dicono i ricercatori della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli che l’hanno trovata e che hanno postato la notizia su Facebook suscitando l’indignazione di tanti ambientalisti, provocano ancora più dolore e interrogativi. Perché la conservazione della specie passa attraverso esemplari preziosissimi come questo, che aveva più di venticinque anni (le analisi sono in corso) e dunque era stato capace di sopravvivere a minacce e pericoli. «Dei maschi di Caretta caretta si sa molto poco» dice Sandra Hochscheid, … coordinatrice del Centro ricerche tartarughe marine di Portici della Stazione Zoologica Anton Dohrni (www.szn.it), che con il team dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno ha eseguito l’autopsia. … «Milioni di filtri per depuratore come quelli che sono stati trovati nel suo stomaco – spiega Sandra Hochscheid – all’inizio dell’anno scorso erano fuoriusciti dall’impianto alla foce del Sele, dopo la rottura di una vasca, ed erano finiti in mare. La Procura di Salerno sta indagando. Poi le correnti li hanno portati lungo le coste della Campania, della Toscana, addirittura fino in Francia e alle Baleari. Il progetto Clean Sea Life monitora il diffondersi di questi dischetti. Dopo un anno eccoli nello stomaco di una tartaruga, non ci sorprende». La Caretta caretta è onnivora, dice, non discrimina troppo che cosa mangiare … . Ma anziché meduse, macro plancton o granchi o molluschi, le tartarughe trovano sempre più spesso sul fondo marino e nell’acqua rifiuti e plastica. La Caretta caretta è la specie di tartaruga marina più abbondante nel Mediterraneo Occidentale. È un animale carismatico, che attrae da sempre l’interesse degli scienziati, ma ne abbiamo una conoscenza limitata. Poco si sa della sua distribuzione in mare e di come vive. Tra Europa e Nord Africa la Caretta caretta nidifica su alcune spiagge del Mediterraneo (Turchia, Cipro, Tunisia e Libia), ma anche sulle coste italiane non è infrequente trovare i suoi nidi: sulla spiaggia della Pozzolana di Ponente a Linosa, ad esempio, isola pelagica a 150 miglia dalla costa siciliana, sei ore di traghetto da Agrigento. Nidi di Caretta caretta si trovano anche sull’Isola dei Conigli a Lampedusa, sulla spiaggia di Spropoli a Palizzi in Calabria e in Sicilia nell’Oasi faunistica di Vendicari (Siracusa), sulla spiaggia di Sant’Andrea Apostolo dello Ionio. Quasi l’80% delle deposizioni di uova della specie Caretta caretta in Calabria avviene sulla costa ionica.«Questa è l’ennesima occasione, purtroppo, per lanciare un appello – dice Sandra Hochscheid – bisogna ridurre il consumo di plastica, cambiare il nostro comportamento di consumatori. Facendo la spesa non comprate oggetti monouso di plastica, cannucce, piattini, rifiutateli anche al bar, chiedete un vero bicchiere, ad esempio, e piatti di ceramica». … .
La tartaruga piena di plastica resta un simbolo dei gravi danni ambientali che sta facendo l’uomo.