Aria

Cosa è l’aria? E l'inquinamento dell’aria?

Legambiente Pisa si è sempre impegnata per comunicare i rischi dell’inquinamento dell’aria, le sue cause, le misure per ridurlo, che, in città, riguardano soprattutto il traffico veicolare, come si legge in Italia – OMS 90000 morti nel 2018

Da oltre 20 anni Legambiente organizza la campagna nazionale Mal’Aria per denunciare l’inquinamento nelle città italiane. Pubblichiamo il dossier Mal’Aria 2019

I dati della situazione pisana si possono trovare nell’opuscolo Vuoi sapere che aria respiri?, pubblicato in occasione della apertura della campagna Che aria tira, una esperienza di citizen science, con cui ogni cittadino può installare un centralina di monitoraggio per le polveri sottili i cui dati sono in rete con altre di tutta la Toscana. Il costo è contenuto ed è possibile sapere che aria si respira a casa propria.

Pisa

Il circolo Legambiente Pisa prende il nome della città in cui ha sede e si interessa a temi che riguardano il territorio prossimo e di tutta la Toscana. Una attenzione particolare è dedicata alla città e ai sui problemi. Legambiente Pisa sa che le città sono ecosistemi complessi in cui si intrecciano elementi naturali e antropici, storici e sociali. Perciò affronta i diversi problemi connettendo uno con l’altro con l’intenzione di portare un contributo costruttivo.
Uno strumento molto utile per conoscere la città e le sue prestazioni ambientali è il Rapporto sull'ecosistema urbano
Legambiente Pisa si è occupata di molte vicende urbanistiche della città e tutt’ora le segue con attenzione.
Un grande impegno ha riguardato il porto di Marina di Pisa (leggi anche: Marina industriale, problemi economici, sentenza del TAR, commento alla sentenza)
La città è tuttora (2021) soggetta a molte trasformazioni decise anni fa, ma tuttora in corso. Ricordiamo: il trasferimento dell’ospedale Santa Chiara a Cisanello il piano caserme, il parco urbano di Cisanello la variante stadio (leggi anche Osservazioni Legambiente Pisa e Osservazione associazioni ambientaliste )
Legambiente Pisa ha partecipato a iniziative per la riqualificazione urbana, come il Municipio dei beni comuni . Inoltre ha prodotto studi sulle vicende urbanistiche della città come Cosa succede a Pisa, Voci di quartiere e Là dove c’era l’erba.

Storia del Reattore a San Piero a Grado

Il reattore nucleare RTS-1 di ricerca “Galileo Galilei”, prodotto dalla ditta americana Babcok & Wil-cox, era un reattore con il nocciolo moderato tramite acqua in una piscina. Aveva una potenza di 5 megawatt. I lavori sono durati dal 1960 al 1963.
Il centro è nato come centro di ricerca militare con nome CAMEN ( “Centro Applicazioni Militari Energia Nucleare) su spinta di studi fatti dal 1955 all’interno della Accademia Navale di Livorno. Obiettivo centrale era lo studio della propulsione nucleare navale. Altri settori di studio erano: prove di schermatura, prove di irradiazione su materiali strutturali, misure di parametri nucleari, produzione di radioisotopi, studi sugli effetti biologici delle radiazioni.
Secondo un accordo fra il Ministero Difesa e l’Università di Pisa il reattore serviva a scopo di addestramento e ricerca anche per l’Accademia Navale e l’Università di Pisa.
Nel CAMEN si sono insediati gruppi di ricerca di enti come Eni, Agip Nucleare, CNR, CNEN e industrie FIAT, Montedison, ENEL. Si trova in località San Piero (Pisa) a circa 6 Km sia dalla città che dal mare, in una pineta che fa parte del più grande bosco costiero del Mediterraneo. Nella mappa sottostante ne è indicata la posizione. Le costruzioni che si vedono più a sud appartengono a Campo Derby, un deposito logistico collocato in un territorio ceduto dallo stato italiano agli USA. Le aree occupate da CAMEN e Camp Darby sono interne all’attuale parco regionale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, ma restano di giurisdizione delle relative forze armate.

Il reattore è in funzione dall’aprile del 1963 e ha raggiunto la massima potenza nel febbraio del 1966. Ha operato h24 dall’aprile 1967 al marzo del 1980, quando è stato definitivamente spento.
Nel luglio del 1985 il CAMEN è stato soppresso e sostituito dal CRESAM (Centro Ricerche Studi Applicazioni Militari) con compiti quali: decomissioning del reattore, gestione dell'annesso Deposito di Rifiuti Radioattivi, controlli ambientali, servizio di dosimetria personale, monitoraggio del gas radon.
Nel 1994 viene istituito il CISAM (Centro Interforze Studi per le Applicazioni Militari) che svolge soprattutto attività di monitoraggio radiologico. Il CISAM ospita tuttora il deposito di rifiuti radioattivi dell’Amministrazione della Difesa.

Smantellamento (decomissioning) del reattore
Dal suo spegnimento nel 1980 è iniziata l’operazione di smantellamento. La spesa prevista è di 30 milioni di euro.
La prima fase ha riguardato la rimozione del combustibile: l'uranio usato è stato trasferito nel 1986 in Piemonte, presso l'impianto di Saluggia che ospita scorie radioattive, mentre quello non utilizzato è stato indirizzato in Francia nel 2002.
Negli anni 2008-2010, sono stati smantellati rispettivamente il circuito di refrigerazione secondario e le barre di controllo (durante l’uso a stretto contatto con le barre di uranio all’interno del nocciolo) i cui componenti non rilasciabili sono stati condizionati in monoliti di calcestruzzo, e conferiti al Deposito Temporaneo del CISAM per successivo trasferimento al Deposito Nazionale.
Successivamente alla autorizzazione della Provincia di Pisa del 2012, si è proceduto allo smaltimento delle acque della piscina (vedi sotto).
Secondo i programmi, lo smantellamento dovrebbe finire nel 2020 quando, con la rimozione di tutti gli impianti di servizio ausiliari, si arriverebbe al rilascio incondizionato del sito. Da verificare quest’ultima notizia.

Smaltimento dell’acqua della piscina
Con l’approvazione della Provincia di Pisa del 2012, è stata indetta una gara per l’attività di “Smaltimento in un sito autorizzato dell’acqua della piscina, previo trattamento, nonché il condizionamento del materiale presente al suo interno ”. La gara è stata vinta dalla ditta spagnola Lainsa.
L’acqua della piscina (750 m3), dopo il trattamento preventivo, è stata rilasciata nel Canale dei Navicelli che sfocia in mare dopo circa 10 Km. Tutte le operazioni sono monitorate da ARPAT.
Per consentire il rilascio dell’acqua. la stessa è stata preventivamente trattata all’interno del CISAM per abbatterne la attività ancora presente, nel rispetto delle norme vigenti. La metodologia è stata quella mediante evaporazione sottovuoto,in pratica una distillazione per condensazione dove i metalli pesanti rimangono in fondo e l'acqua distillata viene raccolta altrove.
Lo smaltimento dell’acqua trattata è avvenuto attraverso l'impianto di depurazione delle acque reflue urbane localizzato a Pisa Sud, come da autorizzazione della Provincia di Pisa a seguito di una conferenza dei servizi con tutti gli Enti interessati. La parte del refluo che non ha raggiunto raggiunto le condizioni di legge per il rilascio nel Canale dei Navicelli, è rimasta all’interno del deposito temporaneo del CISAM per rifiuti radioattivi. Non conosco la quantità rimasta nel sito temporaneo.

Deposito provvisorio delle scorie radioattive
Nell’attuale CISAM si trova un sito provvisorio per scorie radioattive provenienti dai residui del reattore e altre fonti militari.
Nel sito è presente un sistema di sorveglianza della radioattività ambientale locale nelle zone circostanti il reattore. Vengono pertanto eseguiti e registrati i seguenti controlli radiometrici periodici: sedimenti dell’acqua piovana di raccolta; particolato atmosferico; matrici ambientali (terreno). I valori nel tempo misurati non si sono mai discostati dal fondo ambientale.
Non conosco la situazione e la collocazione del deposito provvisorio. Dal 1974 ho visitato il reattore con le classi quinte dell’ITIS Leonardo da Vinci di Pisa in una visita guidata dal personale tecnico. In quella occasione ci veniva mostrato un filmato in cui si vedevano i bidoni di calcestruzzo incatramato contenenti le scorie prodotte del reattore: si vedeva qualche decina di bidoni disposti all’aperto in una radura nella pineta. Non so se la situazione sia cambiata.

Considerazioni finali
Il sito ex CAMEN è tra i possibili siti per il Deposito Nazionale di Rifiuti Radioattivi L’indicazione ha una sua motivazione per la presenza di strutture utilizzate per attività nucleari e di personale competente. La zona risulta geologicamente abbastanza stabile. La piana costiera in cui si trova è formata da sedimenti da depositi fluviali relativamente recenti (ai tempi dei Romani lì c’era il mare) Non so se la stessa struttura che conteneva il reattore (visibile nella foto) possa fare da contenitore: ipotizzo che il Deposito Nazionale sia meglio collocato in un ambiente a un buon livello sotto terra.
Una nota particolare merita la collocazione dell’area occupata dal C AMEN - CISAM - CRESAM: è un bellissima pineta, parte di un ambiente boscoso interno al parco regionale di Migliarino – San Rossore – Massaciuccoli, come anche la base militare USA Camp Darby. L’Ente Parco ha sulla carta competenza per a gestione forestale (non conosco esattamente gli accordi), ma le aree sono di gestione militare di due diversi Stati.
Qualora, come già previsto, il sito fosse del tutto bonificato e reso utilizzabile per qualunque scopo, il Parco Regionale acquisterebbe un’area di grande pregio naturalistico in prossimità delle città di Pisa e Livorno. Credo che questo potrebbe essere un motivo di opposizione locale. Per quanto irrilevante, potrei rifare il tratto pedonale tra pini e canali che da ragazzo percorrevo per arrivare al mare. Poi il CAMEN me lo ha chiuso.

Siti consultati http://www.morellatoenergia.it/sites/default/files/image/Breve_storia_del_nucleare_pisano.pdf http://www.conferenzecisam.it/front-page http://www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/radioattivita/cisam/smantellamento-reattore/storia-del-cisam http://www.marina.difesa.it/conosciamoci/comandienti/scientifici/cisam/Pagine/default.aspx http://www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/radioattivita/cisam/il-sito-web-del-cisam http://www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/radioattivita/cisam/smantellamento-reattore/decommissioning-del-reattore

Acqua

[pagina in costruzione: mancano le immagini e i link per leggere i documenti relativi al tema]
L’acqua è un elemento indispensabile alla vita. Per l’uomo vuol dire il bere necessario, produzione di alimenti ed energia, igiene. L’acqua rappresenta un bene comune, cui tutti hanno diritto. Per l’accesso all’acqua si sono combattute e si combattono guerre.
Legambiente si è espressa per un uso equo e sostenibile e consiglia l’uso dell’ acqua del rubinetto, evitando le acque minerali che vengono prelevate a costo quasi nullo e distribuite con un grave carico ambientale per il trasposto e gli imballaggi.