La costa pisana si estende per meno di 20 chilometri dalla foce del Canale Scolmatore a sud e la località Bufalina a nord nel comune di Vecchiano.
Tra la foce dell’Arno e la foce dell Serchio la costa corrisponde alla tenuta di San Rossore, a nord alla tenuta Salviati, comprese entrambe nel Parco Regionale.
La spiaggia e la zona dunale  della parte a nord del Serchio è gestita dal Comune di Vecchiano con ampie spiagge libere, senza edificati residenziali.
La linea di costa dal Canale Scolmatore sino a oltre Viareggio è dipesa e dipende ancora dalla presenza della foce dell’Arno.

A Calambrone negli anni ’30 furono costruite diverse colonie, anche di pregio architettonico, progressivamente abbandonate nel dopoguerra e sottoposte a partire dalla fine degli anni ’90 ad un’ operazione di recupero destinandole a uso residenziale e alberghiero. Inoltre si prevede la costruzione di altri edifici residenziali a est del viale del Tirreno, con una previsione di 3000 residenti (Variante_Piano_Strutturale): sull’intervento esiste uno studio dell’Università di Pisa.
Legambiente Pisa ha denunciato diverse criticità ambientali, come la mancata risposta alla domanda di mobilità dei nuovi residenti a fronte di un sistema viario in estate più che saturo, con la tentazione, espressa dal Comune di Pisa, di realizzare nuove strade nella pineta del Parco.
Un rischio particolare corrono le dune, che caratterizzavano la costa pisana,  sottoposte al continuo e progressivo incremento dell’edificato.
Legambiente Pisa è interventua per denunciare il pericolo, qui alcuni articoli:

La costa compresa nel comune di Pisa è fortemente edificata e le spiagge libere sono quasi del tutto sparite. Ad esempio per Calambrone è stato approvato un Piano_Utilizzo_Arenili che prevede di fatto la loro sparizione mentre Legambiente Pisa si è impegna per difenderle: leggi il nostro comunicato “Difendiamo le spiagge libere”, purtroppo ancora oggi molto attuale