La quantità di energia a disposizone ha molto influenzato la storia dell’umanità e delle sue civiltà. Negli ultimi duecento anni circa abbiamo avuto a disposizione una enorme quantità di energia fossile che ha consentito la sviluppo della civiltà industriale come la conosciamo. Il suo consumo in un tempo così breve (una frazione minima dei centomila anni di presenza dell’homo sapiens sul pianeta), pone problemi che devono essere rapidamente risolti per evitare il rischio di un collasso planetario, ambientale e socio-politico: il non lontano esaurimento delle fonti fossili, il loro controllo, i cambiamenti climatici legati ai processi di combustione, le tecnologie e i materiali per utilizzare fonti rinnovabili.
In questo sito trovate materiali che trattano diversi argomenti. Nel trattarli ricordiamo che è necessario distinguere tra le fonti primarie, dalle quali si ricava l’energia (es: petrolio, sole, …) e la forma dell’energia negli usi finali (es. elettrica, meccanica, …).
Principio fondamenatale è che, prima di cercare nuove fonti, dobbiamo risparmiarla e usarla in modo intelligente con tecnologie e stili di vita opportuni (vedi prof. Giuseppe Grazzini). Ricordiamo anche che, se è vero che l’energia si conserva, è anche vero che degrada, cioè dopo ogni utilizzo se ne può recuperare per ulteriori usi solo una parte (spesso una modesta frazione) e la restante non può essere utilmente recuperata. Questo limite, legato al concetto di entropia, non è dovuto ad inadeguatezza tecnologica ma è insito nella natura e quindi insuperabile.
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