L’energia nucleare deriva dalla energia potenziale liberata dai nuclei quando questi vengono divisi (fissione, solo in pochi nuclei pesanti) o fusi (fusione di alcuni atomi più leggeri).In entrambi i casi si ha una perdita di massa, quela che ritroviamo in frma di energia. La fusione produce una quantità di energia molto maggiore a parità di massa impiegata. Si può sviluppare in modo esplosivo nelle bombe o in  modo controllato nelle centrali a fissione.
Nel secondo dopo guerra si è ipotizzato che l’uso pacifico dell’energia nucleare potesse risolvere i prpblemi energetici dell’umanità. Bisogna però ricordare che l’enrgia nucleare è sempre stata legata agli usi militari, essendo i reattori necessari per produrre il materiale fissile per le bombe.Da circa 30 anni il numero delle centrali nucleare ha smesso di crescere; ora è circa stabile con molte centrali invecchiate e pochissime in costruzione.
Una semplice presentazione illustra come si trae energia dal nucleo. Una presentazione del dottor Francesco Spanò della Columbia University fornisce ache elementi per valutare le possibilità future di questa fonte energetica.

Legambiente, come tutto il mondo ambientalista, condivide l’opinione di molti scienziati, tecnici ed economisti che sono contrari alla energia nucleare per diversi motivi (Il_nucleare_non_serve, Luoghi comuni sul nucleare, 10 buoni motivi per opporsi al nucleare, I problemi irrisolti, Il nucleare non serve all’Italia, Mario Tozzi) Non può essere la soluzione strategica in quanto l’uranio, unico elemento con un isotopo fissile, si trova nella crosta terrestre in quantità che si esaurirebbero, a consumi attuali, in temi paragonabili a quelli del petrolio (riserve uranio, Uranio in Africa). La soluzione strategica esiste e sono le fonti rinnovabili (inserire link).
Inoltre, quando si considerano i costi di costruzione e smantellamento delle centrali, l’enrgia nucleare è molto costosa (I sussidi, Costo energia nucleareIl nucleare costa, In Francia, Canada pagano i contribuenti) Infine non si può dimenticare che costituiscono un grave rischio per le popolazioni residenti in un’ampia area circostante, ma anche per zone molto lontane (Chernobyl, Areva inquina); le scorie resteranno radioattive per tempi “eterni” rispetto alla vita umana . L’ipotesi di centrali di “quarta generazione” del tutto sicure e convenienti si sta dimostrando una illusione; ad esemio le uniche due centrali previste in Europa subicono ritardi per motivi tecnici ed economici (EPR, EPR sintesi, Olkiluoto, Areva declassata).

SEGUONO ALCUNE NOTIZIE CIRCA IL REFERENDUMO 2011,

Il 12 giugno 2011 un referendum ha dimostrato che la maggioranza assoluto degli italiani (oltre il 90% dei vontanti) vuole rinuciare alla energia nucleare. Legambiente è stata tra le protagoniste della campagna referendaria.
Per approfondrire il tema si può leggere:  Angelo Baracca – Energia nucleare una scelta impossibile – Breve presentazione – Presentazione dott. Spanò – Decrescita atomica – Giappone nucleare addio

Legambiente Pisa ha chiesto e ottenuto che il Comune di Pisa fosse dichiarato comune denuclearizzato

 

Mai più Fukushima

(leggete il racconto di una nostra inviata a Fukushima)

 Scarica la locandina Ricordiamo Fukushima

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Comunicato di Legambiente nazionale, mandiamo la nostra solidarietà

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11 marzo 2011 – 11 marzo 2013

“Nessuna dichiarazione di cessato allarme del governo né la sua promessa dell’energia nucleare più sicura del mondo potrà mai restituirci le vite perdute, le famiglie frammentate, gli amici strappati, le abitazioni, il lavoro, la salute e la pace interiore devastati, né la nostra mata Fukushima….”

Sono parole terribili, contenute nell’appello lanciato dal gruppo di donne giapponesi  ‘Le donne di Fukushima No more Nuclear Energy’, che non dobbiamo né vogliamo dimenticare. Il nuovo Governo Giapponese sembra però ignorare la lezione e ha già dichiarato di voler rilanciare il nucleare, riaprire le centrali spente in seguito al disastro di Fukushima e realizzarne di nuove. Tutto questo va combattuto.

Il popolo italiano  con il referendum del 2011 ha espresso chiaramente la sua volontà contro l’utilizzo dell’energia nucleare. Non possiamo fermarci però, fino a quando l’ultima centrale sarà spenta. Per questo, nel secondo anniversario del disastro di Fukushima Legambiente, insieme a Semi sotto la neve,  promuove in Italia l’appello delle donne giapponesi e invita tutti a far arrivare un messaggio di solidarietà ai bambini, alle donne e agli uomini di Fukushima che continuano a soffrire e a tutto il popolo giapponese, con l’augurio che anche loro possano liberarsi presto delle pericolose centrali nucleari.  

No More Nuclear Power