Nella civiltà industriale la materia è trasformata, con consumo di energia, in prodotto che,dopo l’utilizzo, prima o poi diviene rifiuto.  La Comunità Europea lo definisce come “qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o l’obbligo di disfarsi“. Decidiamo noi, quindi, cosa è rifiuto: un oggetto vecchio e ancora utilizzabile non è rifiuto, un cellulare recente sostituito da quello all’ultima moda è rifiuto.

La quantità di rifiuti prodotti in Italia, come mondo industrializzato, è enorme ed è continuamente cresciuta, tendendo alla diminuzione nelgi ultimi anni di crisi economica.

I rifiuti solidi urbani (RSU) sono prodotti da usi domestici o a loro assimilabili. I rifuti speciali derivana da attività agricole, artigianali, industriali, edilizie e commerciali. I rifiuti tossici (urbani e speciali – vedi La tossicità equivalente) sono quelli che possono causare danno a salute e ambiente, spesso di origine industriale, ma anche domestico (batterie, medicinali, …). Sebbene alla attenzione del pubblico siano più presenti gli RSU, i rifiuti speciali sono di gran lunga in maggior quantità e spesso pericolosi.

Il traffico e la  gestione illecita dello smaltimento dei rifiuti è la seconda fonte di guadagno per le attività delle organizzazioni criminali al sud e al nord d’Italia.

Il tema rifiuti è spesso trattato dai mezzi di comunicazione come dagli amministratori partendo dal fondo, cioè dallo smaltimento. È invece necessario rispettare la priorità delle “4R”: riduci, riusa, ricicla, recupera l’energia. Si può leggere Michele Boato 2010, D. Salcioli 2008, meno rifiuti per non avere inceneritori. E ancora:

Dati di Pisa da il Rapporto sull’Ecosistema Urbano

Il film Trashed (proiettato al cinema Arsenale a cura di Legambiente Pisa)

Temi specifici (vedi):

Pisa, Provincia e Regione

Raccolta

Riduzione e Riciclo

Smaltimento