L’ex caserma Curtatone e Montanara, sede del Distretto Militare in via Pietro Gori, aveva al suo interno un parco con numerosi alberi di alto fusto come il tiglio, il pioppo, l’olmo, il cipresso e il cedro. Questi alberi sono stati tagliati. Un danno irreversibile per il quartiere e la città.
C’ERA UNA VOLTA UN PARCO
L’ex caserma Curtatone e Montanare, sede del Distretto Militare in via Pietro Gori, aveva al suo interno un parco con numerosi alberi di alto fusto come il tiglio, il pioppo, l’olmo, il cipresso e il cedro. Questi alberi sono stati tagliati lasciando un spazio desolato, come impietosamente mostrano le foto scattate dai residenti. Un intervento ben più pesante di quello consentito per motivi di sicurezza da una relazione presentata alla Amministrazione nel 2020 da un esperto agronomo.
Un danno irreversibile per il quartiere e la città.
Una storia triste per chi, come i volontari di associazioni ambientalisti e numerosi cittadini, si è impegnato per curare e sistemare uno spazio naturale di grande pregio nel centro della città, aprendolo (provvisoriamente, purtroppo) alla fruizione dei pubblica. La storia comincia nel 1995 con la dismissione della caserma e riprende quando, per alcuni mesi nel 2016, cittadini e associazioni entrano nel parco, lo aprono al quartiere, lo sistemano e ne prendono cura.. Prosegue quindi attraverso diversi atti amministrativi sino a che il Comune di Pisa nel 2017 rinuncia ad acquisire l’area dal Demanio (gratuitamente come allora era possibile): L’area, dopo un passaggio alla Cassa Depositi e Prestiti, è ceduta a un privato che presenta un Piano d Recupero, un progetto per residenze private, approvato nel 2021 dalla Giunta Comunale. Si manifestano buone intenzioni, ma Il Piano è molto deludente e Legambiente Pisa presenta delle Osservazioni. Una in particolare: al pubblico è riservato solo il 30% dell’area verde rimanente; un’occasione persa per un centro storico che di verde ne ha molto bisogno.
I sacrificio della ricca vegetazione dell’ex Distretto Militare sembra funzionale a creare spazi per le auto associate alle unità immobiliari previste (73 appartamenti e 3 studi professionali) che alla riqualificazione di uno spazio di grande pregio per la città.