Ieri un grande numero di giovani, e non solo, hanno manifestato per le strade di Pisa chiedendo un cambiamento di rotta nelle politiche ambientali, necessarie per evitare pesanti e negativi cambiamenti nella qualità della vita delle persone su tutto il pianeta.
Apprezziamo la solidarietà del sindaco Michele Conti espressa nei confronti dei manifestanti, anche perché in Italia gli scioperi iniziarono a fine ottobre proprio dalla nostra città: da allora tutti i venerdì i giovani di Fridays For Future hanno presidiato piazza XX settembre, chiedendo che il Comune di Pisa dichiari l’emergenza climatica e si attivi con azioni efficaci per mitigare le emissioni climalteranti.
L’IPCC, l’organismo internazionale scientifico dell’ONU cui contribuiscono scienziati di tutto il mondo, ha dichiarato che per contenere l’aumento della temperatura media globale sotto la soglia dei 1,5°C, le nazioni al 2030 dovrebbero effettuare un taglio del 40% alle proprie emissioni per arrivare ad annullarle entro e non oltre il 2050. 1,5°C possono sembrare pochi, ma sono in grado di sconvolgere gli equilibri ambientali, come già sta avvenendo. Nell’ultimo report dell’IPCC si leggono anche le soluzioni che i politici, con coraggio, dovranno mettere in atto per evitare le gravi conseguenze nel lungo termine.
A proposito di tagli alle emissioni, non possiamo fare a meno di ricordare il PAES (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile) adottato dalla nostra città nel 2010 che prevedeva al 2020 una riduzione del 20% delle emissioni climalteranti. Purtroppo il Comune di Pisa non ha riaggiornato questo ottimo strumento e non sono state fatte nuove analisi alle emissioni in corso d’opera disponibili al pubblico. Giungeremo quindi al 2020 senza sapere se questa soglia è stata effettivamente raggiunta oppure no.
Osservando i primi grafici che compaiono sul documento si nota che su 612.000 tonnellate di CO2 l’anno (al 2008), i tre settori più “inquinanti” della città risultano il settore residenziale (35,87%), i trasporti (24,79%) e il terziario (23,47%). Da molti anni Legambiente Pisa è impegnata per promuovere la “mobilità attiva” (piedi + bici) e il mezzo pubblico. A Pisa c’è un grande bisogno di tornare a vivere gli spazi urbani muovendosi a piedi e in bicicletta, avvalendosi dell’intermodalità con i mezzi pubblici, mentre il numero delle auto private deve essere diminuito. Ben vengano gli incrementi di stazioni del bike sharing e le nuove piste ciclabili, come anche l’impegno per una mobilità elettrica pubblica, che dovrebbe essere studiata come integrata in un sistema su ferro di “Area Vasta”.
Le azioni che riducono il “carico” sull’ambiente sono tutte da perseguire, anche quelle che danno un modesto contributo. L’efficientamento energetico a LED di tutte le lampadine della città incide solamente sullo 0,9% delle emissioni totali del Comune, ma resta comunque un’iniziativa che va nella giusta direzione.
Il verde urbano in città a disposizione per ogni abitante pisano è sotto la media nazionale (dati Ecosistema Urbano 2018): Pisa ha bisogno di più verde in ogni quartiere. Ricordiamo il parco urbano di Cisanello, per il quale Legambiente Pisa si è impegnata dal 2010, che ha visto i primi lavori e attende di essere compiutamente realizzato.
Ci auguriamo che il Comune realizzi i propositi dal Sindaco elencati con azioni efficaci sul lungo termine. Ad esempio (ma non solo):
1) Riaggiornare il PAES al 2030 impostando un taglio delle emissioni totali al 40% secondo le indicazioni della Comunità scientifica e renderlo vincolante per il Comune di Pisa. Questo strumento è inutile se non verificabile e vincolante per il Comune stesso.
2) Creare un Ufficio Clima e Sostenibilità, collegato con tutti gli assessorati che trattano materie collegate al cambiamento climatico, che studi la città e che fornisca proposte all’Amministrazione.
3) Perseguire una politica urbanistica che eviti l’aumento del traffico veicolare o cementifichi ulteriormente nuove aree in una città già idrogeologicamente fragile.
Ci auguriamo, infine, che il Comune di Pisa sappia accogliere con entusiasmo non solo la manifestazione giovanile e studentesca svoltasi in questi giorni, ma la stessa “dichiarazione di emergenza climatica” e che, alla stessa, faccia seguire importanti e decisive azioni. Legambiente Pisa è sempre disponibile al confronto e alla collaborazione.