Darsena Europa

 

Nel 2015 l’Autorità Portuale di Livorno ha proposto la realizzazione di una una piattaforma (Piattaforma Europa, poi detta Darsena Europa) per incrementare il traffico marittimo, con lo scopo di aumentare il flusso di turisti a 1,5 milioni, la capienza del deposito containes, da 600 mila a 2 milioni e la capacità di ormeggio per navi di grandi dimensioni, di recente costruzione.

 

 
 

 
 

Legambiente Pisa ha partecipato al Dibattito Pubblico svolto nella primavera 2016, portando le proprie opinioni critiche, espresse sino dalla presentazione dell’opera, a livello economico e ambientale.
Il primo si può riassumere nel costo elevatissimo, mentre esperti del settore mettevano in dubbio la prevista crescita del flusso marittimo e del relativo commercio. Inoltre altri porti, quali Vado-Savona e altri minori, presentavano proposte simili, che sarebbero andate in concorrenza rendendoli tutti economicamente insostenibili. Infine, non trascurabili, i rischi dei “progetti di finanza” per le casse pubbliche.

Tutte queste perplessità permangono.

 
 
 
 
 

I rischi ambientali consistono principalmente nella possibile erosione della costa a nord di Livorno, denunciata anche da esperti che conoscono bene le dinamiche della nostra costa (es.: prof. Enzo Pranzini, Il Tirreno 5.2.2015), che ha grande valore naturalistico e turistico e subisce già fenomeni erosivi.

La situazione a novembre 2020 vedeva un progetto ridimensionato fisicamente ed economicamente, con la continua ricerca di partner privati. Tuttavia il mancato interesse economico nei confronti dell’opera conferma i dubbi sulla sua convenienza e ha indotto Regione e Governo ad aumentare i propri contributi.
Sempre nel novembre 2020 il Comune di Pisa ha finanziato (24.000 euro + IVA) uno studio relativo ai rischi di erosione, incaricando la società DHI di Genova, specializzata in ottimizzazione degli usi idrici, come ad esempio le acque dei depuratori o la distribuzione di reti idriche.

 

 
 

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